Ilaria Biagini, "Freedom", cd
Ilaria Biagini, Freedom, Trio&moreIlaria Biagini voce, pianoforte, flauto traverso in do e in sol, sax soprano e tenore
Ugo Bongianni pianoforte, hammond, piano elettrico
Andrea Pacini percussioni
Special guest: Patrizio Friselli pianoforte, Daniele Pacchini chitarra acustica ed elettrica, Gianni Bini e Marco Galeotti cori
tecnico del suono Christian Reiner Lindermann
registrato presso "house of glass" di Viareggio
master, Gianni Bini
foto di Andrea Pacini
editing e missaggio presso "house of glass"
Su Ilaria Biagini vedi http://www.renzocresti.com/dettagli.php?quale=4&quale_dettaglio=185
Scrissi la Prefazione, Dal muntu alla telecrazia, al bel libro di Ilaria Biagini, Quando la musica è donna, edito da Marco Del Bucchia (Massarosa 2011), con Postfazione di Roberto Vecchioni e con un compact-disc che contiene parte dei brani che ora alloggiano nella nuova e raffinata edizione.
La rassegna dei brani inizia con una composizione della stessa Ilaria Biagini che dà anche il titolo al cd, Freedom, a dimostrazione dell'eccezionale versatilità di questa giovane e bravissima polistrumentista che sa cimentarsi anche nella difficile arte della composizione. Gli altri pezzi vanno da Mingus a Corea, da Silver a Sting, da Lauper a King, da Lennox a Mcpartland (con 4 brani), tutti eseguiti con sensibilità e puntualità. A nostro avviso fra le interpretazioni migliori sono Goodbye pork pie-hat, Will you love me tomorrow, Time after time, Crystal silence e Portrait of Corea, ma questo non è un giudizio tecnico perché da questo lato tutti i lavori sono ben realizzati è solo un'impressione di gusto.
I compagni della Bigiani sono discreti e perfetti nei loro interventi, si sente che c'è un affiatamento che va oltre a quello della musica e tocca le corde dell'amicizia. Ugo Bongianni suona diversi tipi di tastiere, mentre Andrea Pacini suona diversi tipi di percussioni; partecipano anche Patrizio Fariselli con il suo pianoforte e Daniele Pacchini con le chitarre; a Gianni Bini e a Marco Galeotti sono affidati i cori. Tutto è molto equlibrato, chiaro, raffinato.
Un lavoro così dovrebbe avere una circolazione che, in tempi di miseria e di inciviltà, diventa difficoltosa ed è davvero un peccato, da parte nostra le auguriamo il successo che si merita.