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Cd "Controluce" del duo chitarristico Atzori-Brunini
Prodotto dagli stessi esecutori per le Edizioni Musicali Sconfinarte di Milano, è stato presentato il 29 novembre a Lucca, presso il Caffé Letterario Lucca Libri, per la rassegna autunnale dell'associazione Cluster, il cd "Controluce", del duo chitarristico Atzori-Brunini, durante la presentazione, condotta da Girolamo Deraco, gli interpreti hanno suonato anche alcuni brani presenti nel cd.

Le note di copertina sono state redatte da uno dei chitarristi più importanti a livello nazionale, Nuccio D'Angelo, il quale scrive: "Credo che la formazione del duo Atzori-Brunini sia essenzialmente dovuta a una naturale compatibilità di ordine artistico e umano, ma credo anche che la loro veloce maturazione sia dovuta alla somma di qualità individuali", non posso che confermare, conoscendo il duo - che si è formato nel 2012 - e avendo avuto la possibilità di ascoltare sia Dario Atzori sia Giacomo Brunini in composizioni dagli stili differenziati, come avviene anche in questo cd, infatti, i vari brani seguono strade stilistiche differenti, accumunati però da un'evidente espressività.

Il primo brano è di Girolamo Deraco, unico autore ad essere presente due volte nella scaletta, prima con Nell'ombra del ritardo - mutazioni fugate per due chitarre (2014), pezzo dall'inizio suggestivo dal quale prendono il via le mutazioni fugate, con un ritmo accentuato sempre più incisivo; poi con Fugitive per chitarra sola, interprete Brunini, qui, il delicato fraseggio chitarristico viene accompagnato da un ticchettio di suoni sulla cassa, creando un contrappunto dall'andamento fuggitivo.

Si presenta anche la classica Sonatina canonica che Castelnuovo Tedesco compose nel 1961, un brano che dimostra la destrezza del duo anche nell'eseguire composizioni tradizionali, che richiedono un bel suono e la chiarezza nel determinare le linee musicali.

Lo stesso D'Angelo è presente nella scaletta, con il pezzo per chitarra sola (eseguito da Atzori) Magie (1991), suddiviso in due parti, la prima, Divertimento, presenta passaggi difficili, virtuosistici, alternati ad altri più distesi; la seconda sezione, Sospeso, richiede la delicatezza del tocco per rendere bene l'idea di sospensione, Atzori ci riesce benissimo.

Massimiliano Viel presenta il suo pezzo per due chitarre intitolato Lumen (2011), dove il ben eseguire le dinamiche e la timbrica risulata decisivo, in quanto il brano è giocato su una luce soffusa che poi si anima creando un caleidoscopio di chiari-scuri, per poi tornare soffusa; con grande sensibilità il duo esegue questo lavoro particolare.

Ben montata la scaletta, perché, dopo il chiaroscurale pezzo di Viel, interviene quello di Fabrizio Festa che inizia con un accordo in fortissimo e rimane piuttosto deciso nella sonorità; il brano s'intitola Ritratti a memoria (2015) ed è suddiviso in tre parti con titoli: 1) L'amico che non ho dimenticato 2) L'amico che se n'è andato troppo presto 3) L'amico dei giorni nuovi, evidenti testimonianze sonore di rapporti personali che il duo esegue come se li avesse vissuti.

Che Umberto Bombardelli sia uno dei migliori compositori per chitarra (strumento assai difficile da padroneggiare compositivamente) non c'è dubbio, la sua ricca e bellissima produzione chitarristica sta a dimostrarlo, come anche queste Danze interrrotte (2001), scorrevolissime e intelligentemente montate, ancora una volta ben eseguite, con la dovuta leggerezza, dal giovane duo.

Rossella Spinosa è nota pianista, ma s'è fatta conoscere anche per la sua sensibilità e intelligenza compositiva, come dimostra anche il brano qui presentato, Accelerazione 1 (2015), si tratta di un intreccio di linee, dal quale emergono fili di canto che velocemente ritornano a riaggomitolarsi, bello il brano e bella l'esecuzione che tesse la tela.

Molti i pezzi dedicati al duo che esegue tutto con grande naturalezza, superando anche passaggi assai difficili con quella passione che si matura amando il lavoro che si fa.






Renzo Cresti - sito ufficiale