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Il cd di Gabriele Montagano "Evento"
Il silenzio e l'attesa, potremmo intitolare questo saggio-recensione, sul cd Evento di Gabriele Montagano.

In una lunga e bella intervista, Girolamo De Simone fa parlare Gabriele Montagano della sua visione di musica, dei suoi riferimenti al lavoro di altri musicisti e del suo modo di comporre.

Il curriculum di Montalto è assai variegato, si veda la sua pagina facebook, va dall'essere collaboratore scientifico con contratto di ricerca per il CNR ad essere supervisore per i contenuti e responsabile della valutazione interna di MAGISTRA: il portale dei docenti. Ha studiato alla all'Università la Sapienza ma anche al Conservatorio Cherubini di Firenze e all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, nella città partenopea si è laureato in filosofia alla Federico II. Un percorso diversificato che non pare lasciar traccia nella sua idea di musica, essenziale, omogenea, monocromatica, basata sul silenzio.

Fu Aldo Brizzi a presentare Montagano a Giacinto Scelsi, Aldo ne aveva intuito le affinità. Un afflato struggente e inquieto, rivolto verso la Terra (Luigi Nono) o verso il Cielo (Giacinto Scelsi) o verso il Mondo (Franco Evangelisti), le coordinate di Montagano sembrano queste.

La ricerca di qualcosa di oltre lega Montagano a Scelsi, la poetica del suono nascente lo avvicina a Nono, mentre una sorta di inquetudine sociale lo potrebbe, fra gli altri, relazionare a Evangelisti. Ma c'è anche un'ulteriore figura con la quale Montagano potrebbe avere diversi atteggiamenti in comune ed è quella di Gianfranco Pernaiachi. Il tema dell'ombra, del mistero, dell'ignoto, dell'altro da me e dell'altro in me, temi che si legano a quelli del destino e della morte.

Cos'è l'evento che viene narrato, anzi, non raccontato ma mostrato in questo coinvolgente cd? Ogni evento (ac)cade in un contesto già presente, l'evento è il diabulus, colui che divide.

Il silenzio è il substrato in cui piccole cose avvengono. Brevi rumori o grida o sospiri, tutto affetto dal silenzio. Essere affetti dal silenzio è condizione necessaria per prenetare nel cuore del suono.

Evento è per 4 voci e tre strumenti, su testi dello stesso Montagano, ispirati a Peter Handke. Il brano fu composto nel lontano 1986 ma viene inciso solo nel 2018, a Napoli, per Konsequenz KNZ20, Associazione Culturale Ferenc Liszt. Nell'86, il pezzo venne registrato presso PSSaundStudio di Salerno, master digitale di Girolamo De Simone, riversamento da analogico di Michele Liguori, artwork Vincenzo Notaro Officina Mirabilis. Gli interpreti, voci: Daniela Boffa, Milena Di Vicino, Titti Mautone, Mariarosaria Visco; cello Drummond Petrie; sax Enzo De Carolis; trombone Mario Formisano.

L'aspetto tecnico non pare importante, anzi, si vuole rimanere al di qua della tecnica, questo non vuol dire che gli esecutori non abbiano importanza, che abbiano un ruolo facile, tutt'altro, devono comunicare una convinzione e una profondità assoluta. E ci riescono benissimo, evidentemente, sono interpreti preparati non solo alla musica ma anche alla poetica di Montagano.

La tecnica è solo un misero medium che serve per comunicare l'attesa dell'evento, la meditazione sul silenzio, l'accoglienza dell'ombra che ci circonda e che è in noi.

Liquidità è una parola che rimanda al Postmoderno, qui invece può essere usata in tutt'altra visione estetica che abbraccia lo scorrere dell'acqua come un fiume senza fine. Suono liquido, che si espande e non è ingabbiabile, come il tempo, come lo spazio, come la vita. Un liquidità, diciamo così, etica. Un lavoro essenzialmente legato al vissuto o meglio al vivere (Heidegger).


Un'esperienza d'ascolto fascinosa e raccomandabile.

Pagine facebook di Montagano
https://www.facebook.com/montaganogabriele

Intervista di Girolamo De Simone a Gabriele Montagano
http://www.italiaore24.it/2019/03/10/attraversando-il-silenzio-dialogo-con-gabriele-montagano/






Renzo Cresti - sito ufficiale