Il Linchetto, libretto
Il Linchetto, folletto di LuccaUna scena popolare in musica
Favola di Renzo Cresti
(ispirata ai racconti popolari della Provincia di Lucca)
Musica di Girolamo Deraco
(per 3 voci femminili e piccolo gruppo strumentale)
Personaggi e profilo psicologico:
- Donna Bruna (Soprano): giovane paesana, riflessiva e pensosa, legata alle tradizioni popolari, ma con una mente aperta che vuole capire in profondità i racconti popolari.
- Comare Cocò (Mezzo-Soprano): contadina paurosa e credulona, a cui si può raccontare di tutto (un po' balbuziente quando comincia ad avere paura. Quando si spaventa manifesta col corpo dei tic nervosi).
- Linetta/Linchetto (Contralto): amica di comare Cocò e Donna Bruna di cui il Linchetto ne ha prese le sembianze per fare l’ennesimo scherzo (la voce più scura delle tre, perché meglio si avvicina a una strana via di mezzo tra l’uomo e la donna, quindi, tra il folletto e l’uomo…).
Trama: travestito da Linetta, il Linchetto, si propone con una mascherata di burlarsi delle due contadine (e del pubblico), cominciando con lo smentire la sua stessa esistenza e spaventando le due donne e il pubblico. Con il gioco delle ombre crea l’atmosfera per la grande burla finale!
Preludio
Scena all’interno: entrano le cantanti in scena durante il Preludio strumentale. C’è una porta a sinistra e un canterale con sopra una finestra a destra della scena; il fondale è vuoto come la parete di una casa contadina; nel mezzo della stanza un vecchio tavolo con qualche sedia…
Comare Cocò e Donna Bruna (intonano il ritornello):
“Il Linchetto è un folletto,
dispettoso e vanitoso,
va di notte e mena botte,
ma cattivo però non è”.
Comare Cocò (parlando al pubblico):
“Il folletto di Lucca si chiama Linchetto,
non è cattivo..."
Donna Bruna: "…dispettoso però…"
Comare Cocò: "… va di notte, per le camere…
scopre le persone che dormono…"
Donna Bruna: "… sconvolge,
menti e cuori".
Comare Cocò: " Tramuta gli oggetti e sghignazza,
il Linchetto sempre burle fa!"
Donna Bruna: "In campagna e in montagna
abita le stalle…"
Comare Cocò: "… e fa scherzi agli animali…"
Donna Bruna: "… è il genio dei boschi
che dorme fra le foglie.
Amico di Fauni e Silvani,
custodisce tesori
e strumenti musicali,
con i quali intona strane melodie."
Donna Bruna e Comare Cocò (tenendosi la testa con le mani):
"E paura sempre fa!”
Comare Cocò (mimando ciò che racconta, divertendosi):
“Come il Gatto mammone,
s’accovaccia sul petto dei dormienti.
Si fa vivo di notte,
perché nessuno può vederlo.”
Intanto si odono rumori di bottiglie, come se qualcuno stesse cercando del vino.
"…è uno spirito bizzarro, Linetta (ha trovato il vino):
al tempo della vendemmia, "Ah! Ah!"
si nasconde nei tini,
e s’ubriaca di vinaccia… ich!…"
Si sente stappare una bottiglia di vino.
Linetta (si odono rumori strani):
"Ich!
"…e canta: ‘come giova il bon vino!’” Come giova il bon vino!”
Da lontano si sentono altri singhiozzi e rumori. E’ Linetta/Linchetto che si diverte.
Donna Bruna (con un tono serio): Comare Cocò (rispondendo):
“Perché non entri nelle stalle, "Arriccia i crini ai cavalli,
nelle case o nelle nostre menti…” prende gusto a bussare alla porta di quelli che dormono…”
Si sente bussare (è il Linchetto che, un po’ allegro, comincia a prendersi gioco delle contadine).
“…occorre cantare l'Ave Maria…" “…gode a pigiare il petto di chi dorme...”
Si sente bussare ancora una volta.
Comare Cocò (preoccupata ed impaurita):
“Han bussato?!”
Mentre Donna Bruna canta Comare Cocò con agitazione guarda verso la porta e nel frattempo si avvia verso il canterale da cui estrae un ramo di ginepro da un cassetto ed in un altro cassetto rovista un po’ tirando fuori un crocifisso (sulla parola Jesus!).
Donna Bruna (con sentimento):
“Ave Maria, grazia plena
Dominus tecum.
Benedicta tu in mulieribus
benedictus fructis ventris tui Jesus."
Donna Bruna invita Comare Cocò a pregare e cantare con lei.
Donna Bruna e Comare Cocò (insieme):
“Sancta Maria, Mater Dei
ora pro nobis peccatoribus
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.”
Comare Cocò (con tono serio e timoroso): Donna Bruna (con tono d’ammonizione ed il dito alzato):
"Bisogna cantare l'Ave Maria “…cantare l’Ave Maria!”
e legare un ramo di ginepro,
dietro le porte…”
Si volta impaurita verso la porta perché sente bussare di nuovo.
“…allora il Folletto dovrà fermarsi
e contare le tante foglioline,
in tal modo…”
Alza il crocifisso verso la porta…
“…in tal modo…”
Alza il ramo di ginepro verso la porta e poi rialzandoli contemporaneamente…
“…per leggi ignote e misteriose,
non gli sarà permesso di compiere tiri birboni.”
Si apre lentamente la porta…entra Linetta/Linchetto che, con ardore e scuotendo la testa, cerca di smentire tutto creando un battibecco con Comare Cocò in cui Donna Bruna s’inserisce da paciere sedando gli animi.
Linetta: “Vi ho sentito…
…l’Ave Maria cantavate
per scacciare chi non esiste!
Comare Cocò butta a terra il ramo di ginepro ed estrae dalla tasca un corno contro il malocchio, con il quale compie dei gesti balbettando una strana formula magica in un latino molto “maccheronico”.
Comare Cocò: “Un corno!
Nosferatus diabulus
in corporis mentis
cum corporus sanus
lungi da me et libera me!!!”
Linetta (prima un po’ turbata per aver visto il ginepro, poi con tono scanzonato):
“Vi ho sentito…
…il ginepro, le tante foglioline,
ma che sciocche poverine!”
Con voce un po’ turbata.
Il crocifisso, il corno, il ginepro…
Sento le gambe tremar.
Si riprende con una risata ironica
Ah ah ah!”
Linetta/Linchetto si trattiene la pancia e ridendo a squarciagola prende in giro le due contadine.
Comare Cocò (con apprensione, mentre parla Donna Bruna annuisce):
“Sciocche un corno!
Il Linchetto esiste eccome,
prende sembianze strane…”
Donna Bruna (con espressione ipnotica e pensosa):
“Il Linchetto si manifesta
in rapporto alla coscienza
di chi lo percepisce”
Linetta (sempre gesticolando e ridendo a più non posso):
“Siete pazze mie care…
…ah ah ah!...”
Comare Cocò: “…potrebbe essere chiunque…”
Linetta: “…Nosferatus… …ah ah ah!...
…la coscienza… …oih oiho!...”
Comare Cocò: “…potresti essere tu!”
Linetta (con serietà):
“…potresti essere anche tu!!!
Ma…”
Donna Bruna interviene trattenendo Comare Cocò che stava per lanciarsi infuriata su Linetta/Linchetto che, con delle gran risate, torna a prendersi gioco della poveretta.
Linetta: “…ah ah ah!...
Ma…
…il Linchetto non sta qua!”
Comare Cocò e Donna Bruna (cantano il ritornello, s'intromette Linetta): Linetta (con decisione):
“Il Linchetto è un folletto, “Il Linchetto non esiste
dispettoso e vanitoso, ve l’ho detto!
va di notte e mena botte, Vive solo dentro le vostre
son sicura lo so che c’è!” zucchette bacate!”
Linetta (indicando la testa):
“Il Linchetto è solo qua!!!”
Le due contadine rimangono atterrite e spaventate dalla forza con cui Linetta/Linchetto difende le sue ragioni e mentre Linetta/Linchetto esce di scena a passo spedito, dall’ansimare, lentamente si calmano (il movimento del petto deve rallentare con il pizzicato del violoncello) e con attenzione a non farsi sentire ricominciano a parlare.
Comare Cocò (con un tono leggermente inquieto guardando Donna Bruna):
“Eppure il Linchetto esiste eccome…”
In scena si mimano i gesti delle varie situazioni. Le luci passano da chiare a rossastre. Il clima espressivo si fa più misterioso, le due donne sono prese da una sottile paura.
“…provoca un violentissimo vento
che nelle case e ne1 bosco,
dentro la calma del giorno e
nel buio della notte…
…si leva all’improvviso…”
Da dietro le quinte Linetta/Linchetto fa una pernacchia che di colpo spalanca la finestra (dietro la finestra con un ventilatore con attaccati dei fischietti si simulerà il vento);
Linetta (a mo’ di pernacchia):
“Pruuù…”
Entrambe le contadine corrono per poterla chiudere ma si istaura una violenta lotta perché il vento (Linchetto) è molto forte!
Nel mentre risolini e sghignazzi e pernacchiette fanno da contorno.
Comare Cocò e Donna Bruna (cercando di chiudere la finestra): Linetta (ridendo a più non posso):
“…ah ah ah!” “…ah ah ah...
…pruuù…
...ih ih ih...”
Quando finalmente riescono a chiudere la finestra…
Linetta (tenendosi la pancia):
“…oih oiho!...
…un c’è la faccio più!”
Comare Cocò (gridando per la felicità e facendo pose da culturista): Donna Bruna (guardando verso l’alto):
“Vittoria!” “Grazie Maria!”
Donna Bruna (misteriosa):
“Il Linchetto è fatto di vento”
Si riaccende il “vento” che con uno sguardo di Cocò sulla finestra si spenge.
“soffia e fa scrosciare un temporale.
Di notte, come un soffio,
Donna bruna accenna una danza
là per le campagne, le case,
Linetta fa il verso alla danza di Donna Bruna
e seduto sopra i tetti…
…balla e canta...”
Linetta da lontano riprende la melodia.
Linetta (a presa di giro dopo aver ripreso solo la melodia):
“…canta che ti passa!”
Donna Bruna (un po’ spaventata):
"Chi canta in lontananza?
E' una Fata o una Strega?
O è solo la voce stonata
del mio cuore?”
Comare Cocò (sottolineando):
“Si dice…
…che se si odono voci di Streghe o Fate
cantare in lontananza
vuol dir che il Linchetto…”
Donna Bruna fa un gesto con la mano per negare quello che ha appena detto Comare Cocò.
Donna Bruna (con accenti meditativi e contrariando Comare Cocò):
"Il Linchetto è la nostra paura,
viene poi sparisce,
come un sibilo, un fischio…
una melodia
inghiottita dal buio.
Il Linchetto è la nostra speranza delusa,
è il sogno che svanisce al mattino,
è il tuo vicino.
E’ il suono del tuo cuore che batte.”
Comare Cocò (passeggiando nervosamente e parlando a Donna Bruna):
“Io…
…ricordo che nell'infanzia,
nei miei sogni,
abitava un omino di rosso vestito,
lo vedevo in lontananza,
era piccolo piccolo…
…così!
si avvicinava crescendo sempre più,
diventando un essere gigantesco,
quando mi era vicino mi soffiava addosso
ed io in terra cadevo,
lanciando un grido di spavento.”
Si sentono gridi e risolini in lontananza. Le due donne gridano spaventate, tanto che Comare Cocò prima ammonisce Donna Bruna, poi…
Comare Cocò (guardando Donna Bruna):
“Te l’avevo detto io!”
Comare Cocò e Donna Bruna (gridando con gran forza):
“…ah ah ah…”
Comare Cocò (con fermento):
“L’avevo detto io...”
…si volta verso la porta imponendo le mani come per fare una magia…
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