home
Ricordo di Annamaria Morini
Ricordo di Annamaria Morini
 

 
Annamaria Morini è scomparsa a Bologna il 26 maggio, era nata il 18 ottobre 1950 sempre a Bologna. Aveva studiato con Pier Luigi Mencarelli, diplomandosi al Conservatorio di Firenze e successivamente in Italia e in Francia, con Jean-Pierre Rampal, Andràs Adorjàn e Conrad Klemm. Dalla sua attività di ricerca e dalla collaborazione con i compositori il repertorio flautistico ha ricevuto nuovo impulso e nuove prospettive. Negli ultimi trent’anni hanno scritto per lei Clementi, Donatoni, Manzoni, Vandor, Pennisi, Maggi, Mencherini, Guarnieri, Solbiati e molti altri.

Con Annamaria Morini avevamo in comune l’amore per la contemporaneità, essere convinti che la musica di oggi ci fa conoscere meglio il nostro essere e il nostro esserci. Si era dedicata da sempre alla musica del nostro tempo, di cui è stata considerata una delle migliori interpreti, in veste di solista e in formazioni da camera, straordinario il duo che, nel 1988, formò con il violinista Enzo Porta, mentre nel 2000 diede origine al duo con l’arpista Paola Perrucci; più recentemente costituì il Trio Metropolis con il violoncellista Antonio Mostacci e la pianista Miriam Garagnani. Negli ultimi anni aveva incrementato la presenza di brani con il live electronics, collaborando anche con Vidolin. Instancabile, voleva creare un gruppo a cui voleva dare il nome di VIDensemble. Ci dice il compositore e flautista Nicola Cisternino: «Il ruolo di Annamaria, oltre quello di instancabile ricercatrice strumentale (da ricordare come prima donna nel panorama flautistico italiano dedita alle questioni della nuova musica), è stato quello di essere riuscita a trovare la perfetta unione dello strumentista con i linguaggi della nuova musica. Non era certo la flautista-star, bensì una espressione piena di quella lunga e illuminata tradizione flautistica italiana che ha generato lo straordinario fenomeno Gazzelloni, per i quali lo strumento e le sue innovazioni tecniche e linguistiche, sempre avanzatissime, ha sempre rappresentato uno straordinario terreno di emancipazione artistica, poetica e umanistica».

Da sottolineare anche l’attenzione verso le donne compositrici, quali Olivero, Colasanti, Landuzzi e altre. Il compositore Arduino Gottardo sottolinea la serietà e la dedizione con cui la Morini, sempre e comunque, affrontava le partiture: «non lasciava nulla al caso, sensibile e particolarmente affettiva nell’affrontare le difficoltà delle partiture contemporanee».

Ha pubblicato saggi e articoli, divenuti indispensabili strumenti di studio e lavoro per compositori e strumentisti, sul repertorio flautistico sia storico che contemporaneo, e sui risultati della sperimentazione tecnica.[1] Uno spiccato interesse per l’insegnamento l’ha portata nel corso degli anni ad elaborare un modello didattico di taglio innovativo. Era docente al Conservatorio di Bologna, dove si occupava anche di vari insegnamenti relativi alla musica contemporanea. Ricorda Rocco Abate che «sua è stata  l’intuizione di commissionare ad un congruo numero di compositori, una serie di brani per flauto, da destinare a giovanissimi strumentisti. Quelle composizioni sono oggi raccolte nell’unica antologia del genere, pubblicata da Ricordi». L’amico e collega di una vita (si erano conosciuti nel 1972), il percussionista e compositore Gianpaolo Salbego, ha scritto questi versi con i quali ci piace concludere il ricordo:
 
Anna Maria, due nomi
di grazia e amore,
di aria e di spirito.
Annamaria è stata
tra noi: aria e vita.
Anna, profonda interprete
di suoni arditi,
che con flemmatica natura
ci animava.
Maria, sensibile natura
che ci ha accompagnato
con la sua contenuta,
sobria eleganza.



[1] Cfr. http://limenmusic.info/?page_id=5250. Questo ricordo comparirà sul prossimo numero della rivista "FaLaUt".


 




Renzo Cresti - sito ufficiale