home
A proposito di 3 cd di Andrea Talmelli
Sono da poco usciti due cd per la EMA records con musiche di Andrea Talmelli, personaggio fondamentale nel panorama della musica presente sia come compositore sia come organizzatore sia come didatta e sia come testa pensante.

Il cd Contemporary Future  è realizzato con un nuovo strumento, la Sonada ossia una chitarra a undici corde, 'inventata' da Christian Lavernier e realizzata dal liutaio Carlos Gonzalez, il quale, nelle note al cd (nelle quali manca incredibilmente il curriculum di Lavernier) così spiega: "Quando quattro anni fa ho sognato e costruito uno strumento a 11 corde, con caratteristiche comuni alla chitarra e agli strumenti antichi che solitamente costruisco, non ho pensato a un repertorio specifico. La mia idea come ex chitarrista, era semplicemente di immaginare un'ipotetica espansione delle possibilità della chitarra spagnola, senza cambiare le sue proporzioni o la sua ergonomia". Giustamente il liutaio non pensava a un repertorio specifico, era chiaro che quel repertorio andava costruito, tutto nuovo da compositori che rimanevano affascinati dalla chitarra a 11 corde. Di questi atti un po' utopistici ne abbiamo tanto bisogno.

Il libretto del cd contiene l’introduzione di Ennio Morricone, che fu indirizzata a Talmelli e che dice che "è interessante constatare che la chitarra assume, con la fantasia degli autori, un aspetto completamente diverso." Il libretto contiene anche una Nota introduttiva di Azio Corghi, le Note alle opere di Andrea Talmelli e il citato scritto del liutaio Carlos Gonzalez. 

Questo progetto si avvale del patrocinio della SIMC (Società Italiana Musica Contemporanea) e del CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica)  ed è stato opportunamente scelto per far parte della collana SIAE - Classici di Oggi. Le idee di Talmelli sono vincenti!


I brani eseguiti con chiarezza e grande convinzione da Lavernier sono Redobles y Consonancia di Azio Corghi, che ripensa un brano chitarristico di molti anni or sono; Dreams, di Andrea Talmelli, dove le tecniche contemporanee vengono modellate in maniera visionaria; Coniugazioni del Sublime V, di Corrado Rojac, brano ispirato a Sweet stay awhile di John Dowland; Dodici preludi a getto d'inchiostro, di Nicola Campogrande, in cui stilemi del passato si rispecchiano nel presente. Tutto davvero ben eseguito.

Appena uscita è la miscellania di pezzi eseguiti dall'Aurora Ensemble Trio, composto da Ilaria Cavalca al pianoforte, Jessica Gabriele al flauto e Sara Rozzi alla chitarra. Ho avuto avuto modo di ascoltare questo originale trio, in un concerto organizzato dalla mia Associazione lucchese Cluster, di sentire dal vivo queste brave interpreti. Il trio si forma nel 2012 e da subito si dedica a stimolare un repertorio originale, soprattutto rivolgendosi ai compositori della SIMC, la quale, sotto la presidenza di Talmelli ha realizzato e sta realizzando tante cose importanti e ricche di futuro.

La carrellata di brani si apre proprio con il pezzo di Talmelli, Aurora, primo brano pensato per il trio agli esordi; chi conosce bene la musica di Talmelli potrebbe dire che la composizione è 'in stile talmelliano', ossia una "struttura che canta", come scrissi anni addietro, un ordito ben organizzato ma anche immaginifico. Seguono i Quattro pezzi, per chitarra sola, di Ennio Morricone; pezzi gradevolmente chitarristici, non a caso eseguiti da molti chitarristi. Raps, di Silvia Bianchera, è un divertimento con accordatura aleatoria degli strumenti; un gioco che nel finale propone anche un piccolo omaggio a Franco Donatoni. Con impeto trattenuto, di Gilberto Bosco, è il secondo di una serie di pezzi per strumenti simili ma non uguali che esplorano lo stesso materiale. Iron(ica) Men(te), di Bruno Zanolini, si tratta di un dialogo strumentale fatto di provocazioni scherzose. 28 dicembre all'alba, di Barbara Rettagliati, è dedicato ai 7 fratelli Cervi e al loro martirio avvenuto quel giorno del 1943; sono presenti frammenti di Bella ciao che portano a un drammatico finale. Frammenti lirici, di Paolo Ricci, come accenna il titolo, si tratta di elementi cantabili che vengono via via modellati, con un orecchio a Berg. Plaything for a gift, di Simona Simonini, richiama il gioco di un bambino che non si cura della logica e si diverte improvvisando, con un senso di meraviglia. 

Le date di composizione dei brani sarebbero state gradite, capita spesso che i compositori non facciano caso a questo dato importantissimo per contestualizzare il pezzo, perché un conto è se è stato scritto oggi un altro è se è stato composto vent'anni fa. 

Le esecutrici hanno un bell'affiatamento, le loro interpretazioni, di pezzi con stili diversi, sono tutte convincenti.

Un cd leggermente più vecchio, risale al 2018, ma che mi fa piacere citare è di suoni in versi, composizioni di Andrea Talmelli eseguite da Marina Popadic. Musicista e poetessa serba, nata nel 1982; ha studiato pianoforte e flauto, presso le Accademie di Belgrado e Sarajevo. Come pianista, ha vinto premi e svolge un'intensa attività concertistica (sempre per la EMA ha pubblicato, nel 2013, Piazzolla nei riflessi della parola). Inoltre, ha edito sei raccolte di poesie. 

In questo bel cd, Talmelli propone 11 brani per pianoforte solo, scritti in 40 anni di attività e ispirati a poesie o a racconti, alcuni della stessa Popadic, di Gianni D'Elia, Luigi Faroldi, Kokayashi Issa, Laura Mancinelli, Evelina Schaz, Hermann Hesse. Non sono indicate le date di composizione dei singoli pezzi, comunque si nota un'omogeneità stilistica notevole, una costante predisposizione a traslare suoni, simboli, immagini poetiche in suoni, con una carica fantasiosa e, al contempo, legata profondamente al verso poetico. I testi sono riportati nel libretto che accompagna il cd e alcuni sono molto belli, come quelli della stessa Popadic, interprete di raffinata sensibilità.

Questi tre progetti erano assolutamente da segnalare per l'intelligenza, la sensibilità e l'originalità.




https://www.andreatalmelli.com/








Renzo Cresti - sito ufficiale