Francesco Gesualdi, cd "Al di lĂ dei miei uragani"
Per la Ema Vinci Records, esce un originalissimo cd dello straordinario fisarmonicista Francesco Gesualdi, già interprete eccellente di Gesualdo, de Cabezon, Frescobaldi, Bach, Scarlatti e di tanti autori della musica del presente, come dimostra questo interessante lavoro che s'intitola Al di là dei miei uragani, titolo ripreso dalla composizione di Nicola Sani in questo cd.Il lavoro si basa su un costante intreccio fra le nuove possibilità tecnico-esecutive della fisarmonica e l'elettronica, quella che si realizza ad altissimo livello nel Zentrum fur Kunst und Medientechnologie di Stoccarda, diretto da Ludger Brummer, presente nel cd con Turbulence, un bel brano che sfrutta al massimo le possibilità del trio virtuale fisarmonica-elettronica-spazio, rimanendo espressivamente fedele al suo titolo, infatti, il pezzo è molto lungo e nel suo diffondersi crea uno stato di turbolenza psichica.
Il citato pezzo di Sani utilizza la fisarmonica come un generatore di sonorità eccentriche, che poi vengono amplificate, utilizzando gli otto canali che avvolgono l'ascoltatore in un vivo spazio fatto di suoni mobili. Il soffio iniziale sembra quello di un uragano in arrivo, ma il brano non è affatto descrittivo, anzi, tutto è vissuto interiormente, con forza. L'abilità di Gesualdi nel far perdere al suo strumento ogni rimando alla memoria popolare, alla quale inevitabilmente la fisarmonica è legata, è davvero sorprendente. Solo con interpreti di questa qualità composizioni come quelle di Sani acquistano una profondità di senso, che cancella ogni riferimento all'effettistica. Esemplare il finale dove Gesualdi riesce a costruire una vera drammaturgia sonora.
Coraggioso il brano di Mauro Cardi, Breath, che si rifà all'omonima pièce teatrale di Samuel Beckett, pezzo dalla drammaturgia sonora sintetica e tragica ('coraggioso' proprio perché il lavoro di Beckett è davvero molto particolare). Fondamentali sono i respiri dell'interprete che, assieme ai suoni del suo strumento, vengono elaborati in tempo reale e vanno a sommarsi a un substrato elettronico costruito precedentemente. Respiri che diventano un vento gelido, suoni che inquietano l'anima. Anche in questo caso l'apporto di Gesualdi risulta fondamentale, al di là della perizia tecnica, per il modo con cui entra nelle viscere del brano.
Da soli paralleli s'intitola il lavoro di Gianluca Ulivelli, i due mondi paralleli evocati nel titolo sono ovviamente quello della fisarmonica e quello dell'elettronica. 'Convergenze parallele' potremmo dire utilizzando la celebre battuta di Andreotti, in effetti, i due poli che si mantengono distinti, in più punti, per esempio all'inizio del brano, convergono. La difficoltà dell'incontro ha anche una simbologia sociale. Il brano espone sonorità variegate, percorse da un senso drammatico.
Non si può non citare la bellissima immagine della copertina, un lavoro dell'artista Bizhan Bassiri. Bello anche il cofanetto, con presentazioni delle composizioni e foto. Un plauso a Giuseppe Scali, patron delle Edizioni Ema, per l'ottomo lavoro e per il sempre più prestigioso Catalogo relativo alla musica del presente. Ma soprattutto un grande applauso a Francesco Gesualdi che si conferma un interprete superbo.
Per le Note al programma si rimanda al sito internet della EMA Vinci Records
https://www.emavinci.it/contemporanea/archives/1453