Massimo Salotti, cd "The Fourth Way", piano music - Gurdjieff/De Hartmann
Le idee originali sono sempre le benvenute, soprattutto in tempi di omologazione generalizzata e l’idea di Massimo Salotti di studiare i lavori sonori di Georges Ivanovic Gurdjieff e Thomas de Hartmann è davvero encomiabile, anche perché sono lavori molto particolari che vanno avvicinati prima spiritualmente e poi, solo successivamente, formalmente e tecnicamente. Anzi, in questi brani l’aspetto tecnico-formale è decisamente marginale, occorre entrarvi dentro dal punto di vista filosofico e religioso. Una religione particolare, lontano dalle cosiddette Religioni del Libro e vicina a una libera ricerca di spiritualità, di incremento di energie e di profonda auto-analisi. Un plauso quindi a Massimo Salotti per l’impegno di essere riuscito a proporre musiche davvero peculiari.Le Note di copertina del doppio cd della Da Vinci Classics C00169 sono redatte da un profondo conoscitore della dottrina di Gurdjieff docente all’Università di Roma e specialista in psicoterapia, Giovanni M. Quinti che scrive un testo che introduce alla figura semisconosciuta di Gurdjieff e alla sua collaborazione con de Hartmann.
I due cd comprendono brani dal Volume I Asian Songs and Rhythms, dal Volume II Music of the Sayyids and the Dervishes, dal Volume III Hymns, Players, Rituals e dal Volume IV Hymns from Great Temple, si tratta di composizioni del periodo 1924-1927, tutte interpretate con sensibilità al suono e con ricettività del senso mistico.
Gurdjieff nacque a Gyumri il 14 gennaio 1872, armeno di origine greco-armena, morì a Neuilly-sur-Seine il 29 ottobre 1949. Fu un filosofo-mistico e scrittore, visse a lungo in Turchia e in Francia. Il suo insegnamento combina sufismo e scuola mistica dell’Islam.
L'insegnamento fondamentale di Gurdjieff è che la vita umana è ordinariamente vissuta in uno stato di veglia apparente prossimo al sogno; e per trascendere questo stato elaborò uno specifico metodo per ottenere un livello superiore di vitalità, per giungere al ricordo di sé. Le sue tecniche non sono solo affidate a libri e vengono ancor oggi impartite da discepoli.
Fondò una scuola per lo sviluppo spirituale, chiamata Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo. Gurdjieff fu noto anche come insegnante di danze sacre, i cosiddetti Movimenti, ad uso esclusivo dei suoi allievi. La scuola, una volta trasferitasi a Parigi, prese il nome di Institut Gurdjieff, nome che tuttora mantiene e che rappresenta il nucleo centrale della Fondazione Gurdieff.
Tra il 1887 e il 1907 formò un gruppo chiamato Cercatori della verità. Nel 1916 e nel 1917 entrano nel gruppo anche il compositore e pianista Thomas de Hartmann e sua moglie Olga Arkedievna[1] A de Hartmann, Gurdjieff detterà varie composizioni per pianoforte che vennero pubblicate a nome di entrambi.
Le musiche di Gurdjieff e di De Hartmann non hanno lo scopo di allietare l’ascoltatore con il fine di distrarlo da se stesso, bensì vogliono condurlo alla scoperta di quell’abisso che vive nelle profondità del suo cuore e che, spesso, ha terribilmente paura di incontrare.
Gurdjieff e De Hartmann realizzarono circa 223 composizioni e non vennero mai pubblicate quando Gurdjieff era ancora in vita. Solo dopo il 1979 con la presentazione del film di Peter Brook Meetings with Remarkable Men e, successivamente, con la pubblicazione di Keith Jarrett del suo G.I. Gurdjieff Sacred Hymns, le loro musiche iniziarono a destare un forte richiamo nel pubblico. In Italia, grazie all’interesse di Franco Battiato nei confronti dell’insegnamento e della musica di Gurdjieff, si è avuto modo di entrare indirettamente in contatto con concetti quali i Centro di Gravità Permanente, la Voce del Padrone (l’Io unico e centrale che comanda tutti gli altri) e tanti altri accenni alla sua filosofia sono debitamente nascosti nei testi delle sue canzoni.
Dunque un cd da ascoltare con attenzione, per avvicinarsi a un mondo del tutto stra-ordinario, fidandosi di un’interpretazione matura come quella di Massimo Salotti, il quale firma anche la copertina con una suggestiva immagine titolata OPera Prima, un quadro del 2018 (Salotti è anche ottimo pittore).
Il cd è stato registrato nel novembre 2018 a Musica Felix di Prato.
https://www.massimosalotti.com
[1] Thomas de Hartmann (1885-1926) è stato un pianista e compositore russo. Scrisse musica anche per Kandinskij. Il suo nome è strettamente legato a Gurdjieff che insieme a sua moglie Olga incontrarono nel nel 1916 a san Pietroburgo, divenendone allievi. Per vent’anni, de Hartmann mantenne uno strettissimo rapporto con il maestro, componendo centinaia di brani per pianoforte, dettatigli dallo stesso Gurdjieff. Sue anche le musiche dei Movimenti, le danze sacre gurdjieffiane. Dopo la morte di Gurdjieff, nel 1949, Thomas de Hartmann si trasferì a New York, dove insieme ad altri allievi diretti del maestro fu tra i fondatori della Gurdjieff Fondation. A Olga si deve la pubblicazione di un libro con importanti testimonianze sulla vita degli allievi insieme a Gurdjieff, pubblicato in Italia con il titolo La nostra vita con Gurdjieff.