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Piero Gaddi Quartet, cd "Opus One"
Piero Gaddi Quartet, cd Opus One
 
È da poco uscito un bel cd di Piero Gaddi pubblicato da Vinile Produzioni Musicali di Marco Baracchino, prodotto dallo stesso Gaddi assieme a Fabrizio Desideri e registrato all’House of Glass di Viareggio. Editing e mix Giacomo Luporini, Tana del Lupo di Lucca. Mastering Michael Perez-Cisneros, New York. Cover Giovanni Carbonaro, progetto grafico di Vitaminop di Silvia Perozzi.
 
Il cd s’intitola Opus One e c’è una ragione perché è davvero un’opera aurorale nel percorso artistico di Gaddi, un lavoro diverso da quelli che il musicista di Castelnuovo Garfagnana, classe 1964, ha realizzato finora. Ovviamente grazie anche al contributo fondamentale degli straordinari strumentisti quali Fabrizio Desideri al clarinetto e al sax soprano, Filippo Pedol al contrabbasso, Andrea Beninati alla batteria e al violoncello (abbinamento inusuale) e alla presenza, eccome se è presente! Del chitarrista elettrico Bi?rn Vidar Solli.
 
La novità non consiste tanto nella perfetta interpretazione dei bravissimi esecutori quanto nella concezione generale nell’affrontare la musica e nell’impaginazione del cd. Tutti i brani sono ben curati, eleganti e perfino ispirati.
 
Nel mio recente libro Musica presente, dove ci sono anche molte pagine sul jazz e sui jazzisti, c’è anche una scheda critica su Piero Gaddi.
 
Nel 1998 fonda il Quartetto Inter Nos, con il quale incide due cd Por Rufina Amaya e Figure sullo sfondo. Dal 2003 è il direttore organizzativo del festival internazionale di musica da camera International Academy of Music (edizione italiana) che riunisce artisti da tutto il mondo. Fonda nel 2007 lo Jubilum Jazz Chorus nel quale rielabora il repertorio liturgico, pop e rock in chiave jazz-gospel; incide due cd Amazing Grace e Jubilum Jazz Christmas, ospite Fabrizio Desideri al sax. Nel 2014 è co-fondatore del CRIG, un collettivo con il quale rielabora ed arrangia in chiave jazz brani della cultura popolare garfagnina; esce il cd Effigi. Dal 2017 in duo con Daniele Paoletti esplora le possibilità dell’elettronica nel jazz con l’Electronic Jazz Activity (EJA), dove sviluppa ricerche timbriche e formali inconsuete, che rivolge anche nell’ambito della produzione teatrale. Mauro Avanzini è stato ospite del progetto.
 
Questo ultimo lavoro conferma l’inventiva e la sapienza formale di Gaddi, ma in più anche una raffinatezza d’approccio che fa sentire quanto Gaddi debba al percorso classico, specie nel trattamento della melodia e nella sensibilità armonica, che nelle Note di copertina Gaddi dice di aver appreso da Joe Zawinul e al grande jazzista dedica il bel brano di apertura del cd To Joe. Si ascolti I Romiti ma anche Suite degli universi paralleli (che poi più che paralleli sono complementari). Interessanti l’intimistico Anime fluttuanti e la vigorosa La pizzica. Accenti personali e biografici (Lamirò è dedicato alla moglie, la pianista Rossella Piegaia) si alternano a riflessioni sociali come in Tijuana jump. Bel senso della forma e sound convincente sempre. Il brano Il lamento di Orlando è tratto dalle musiche di scena di Folle d’amore di Erik Franchi. Musica popolar e latin, virtuosismo e ricerca armonica fra classico e jazz, elementi che s’intrecciano presentando un cd di notevolissima fattura.
 
L’ultimo brano in scaletta è di Fabrizio Desideri, s’intitola Rigel, semplice e luminoso, bellissimo. Un plauso a tutti gli interpreti.
 

https://www.pierogaddi.com/index.php/piero-gaddi-quartet/






Renzo Cresti - sito ufficiale