Trio Marsia, "Julien-François Zbinden, Homage, Solo & Chamber Music"
Trio Marsia, Julien-François Zbinden, Homage, Solo & Chamber MusicErminia Nigro, clarinetto – Giuseppe D’Amico, contrabbasso, Lucrezia Merolla, pianoforte - Cd Da Vinci Classics
Che esca un cd su un compositore misconosciuto ma di valore è di per sé cosa rara e quindi rilevantissima, se poi questo disco è ben fatto e scaturisce da musicisti che fanno capo a una realtà d’eccellenza come l’Accademia Ducale di Pietragalla a due passi da Potenza è davvero cosa speciale. Il compositore in questione è lo svizzero Julien-François Zbinden (1917 - 2021), anche ottimo pianista jazz, Direttore di registrazione presso la Radio Suisse Romande e Presidente della Società svizzera per i diritti d’autore. Il catalogo delle opere di Zbinden comprende più di 100 composizioni, comprese opere teatrali, 5 sinfonie, opere concertanti, musica da camera e vocale per varie strumentazioni. Il suo stile si forma nell’alveo della tonalità e attraverso influenze neoclassiche e jazzistiche.
Fino alla sua morte, avvenuta di recente, l’8 marzo, alla bella età di 104 anni, Zbinden non ha smesso di praticare l’improvvisazione quotidiana. Due gli incontri importanti della sua vita: dagli anni Ottanta, quello con Yvan Ischer, produttore e responsabile delle trasmissioni jazz a Radio Suisse Romande, un bravo sassofonista che lo introdusse sia alla Radio sia nell’ambito jazzistico, e quello con Alain Gerber, scrittore, critico e produttore di jazz a Radio-France.
Molto attratto dalla letteratura e lui stesso scrittore, Zbinden fu influenzato da poeti quali Baudelaire, Verlaine, Rimbaud e soprattutto da André Gide e dallo scrittore svizzero francofono Edmond Gilliard. Nel 2017, in occasione del centenario della nascita, le Editions de l’Aire hanno pubblicato il libro da Vous à Moi. La cultura letteraria e l’amore per la poesia si riscontra anche nella musica, non solo quella con testo ma pure in quella strumentale, molto evocativa.
Il cd realizzato dal Trio Marsia è stato inciso nel 2019, quindi con il Maestro ancora vivo, oggi risulta un doveroso omaggio al suo percorso di vita e d’arte. La scaletta comprende: Blüthener-Variationen op. 111, per pianoforte - Homage à J. S. Bach, per contrabbasso – Divertimento op. 10, per contrabbasso e orchestra (qui presentato in un arrangiamento dello stesso autore) – Solissimo III, per clarinetto – Clarinet Concerto op. 87 (pure in questo caso con arrangiamento dell’autore).
Anche le Note di copertina sono a cura del Trio Marsia, sono solo in inglese e si legge: «Our performances are a homage to one of the most long-lived and prolific composers of the last century. The music of Julien-François Zbinden is full of energy, but at the same time it always has a hint of sweetness, melancholy, and frequently of playfulness and malice. The delicacy of some passages caresses the listeners as a fresh sea breeze, while immediately afterwards a storm overwhelms them and brings them far away eventually leading them back at the starring point. His music is full of this kind of contrasts such as the alternation of moments of stasis with frantically quick rhythms. The performer is led into a journey made of powerful sound feelings moreover., Zbinden’s style – at time reflective, at time almost aggressive – encourages the utmost versatily in the performer. It is not by change that the entire range of the instruments is explored, with a preference for the high pitches, both sweetly and in a rhythmic and marcato style».
Gli ottimi interpreti riescono bene a comunicare quell’energia di cui parlano, a realizzare i contrasti espressivi, il rapporto fra momenti di calma e dolcezza con quelli aggressivi, dimostrando non solo una sapienza tecnica ma anche di essere entrati addentro allo stile di Zbinden. Del resto la capacità tecnica è condizione necessaria per ben eseguire ma non sufficiente perché occorre partecipazione e passione, come dimostrano Erminia Nigro, Giuseppe D’Amico e Lucrezia Merolla. A loro un plauso per l’idea di questo homage e per come è stato realizzato.
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Dicevamo dell'Accademia Ducale, https://ducaleacademy.it/
Occorre aggiungere due parole perché è una bellissima realtà. Vi fa capo un ensemble modulare, con un repertorio che spazia dal Barocco, in particolare ibero-americano, al Novecento, anche con composizioni scritte ad hoc. I musicisti hanno modo di suonare in Stagioni concertistiche e Rassegne di Musica sacra. Inoltre, l’Accademia ha una nutrita Scuola di musica e tiene Corsi di musica liturgica e Alta formazione, ma anche Corsi di Teatro e di Lingue. Infine, è stata aperta una WEB TV che recentemente ha mandato in onda una serie di trasmissioni in collaborazione con la Società Italiana di Musica Contemporanea.
Da segnalare anche il Concorso dedicato a Mario Perrucc
ihttps://ducaleacademy.it/bandi-e-concorsi/mario-perrucci.html