Verso il 2000
Verso il 2000, saggio con 100 schede su compositori italiani delle ultime generazioni, pubblicato nel 1990 in vista del cambio di secolo e millennioDalla Prefazione
Questo studio nasce da una militanza attiva nel mondo della musica contempornea, dall'aver incontrato tanti musicisti miei contemporanei, dall'averne studiato la musica e discusso con loro. Conosco pressoché tutti i compositori italiani viventi e in particolare quelli nati fra gli anni Quaranta e Cinquanta di cui mi sono occupato e mi occupo tuttora indefessamente. Amo la loro musica perché mi è contemporanea, la vedo nascere, la osservo e mentre la studio posso fare a meno dell'ingombro della storia e della polvere della biblioteca, perché vivo questa attualità.
Ho avuto la fortuna di dirigere alcuni festival di musica contempornea, quello di Acqui Terme, "Proposte musicali", e quello di Certaldo, "Luglio musica", e di continuare a occuparmi di organizzazione di musica d'oggi con le associazioni G.A.M.O. di Firenze e Musica Futura di La Spezia. Il lavoro di organizzatore mi ha fornito un'eccellente informazione di prima mano e la possibilità di avvicinare e conoscere personalmente compositori e interpreti, molti dei quali sono diventati amici. Il contatto personale è spesso l'unico modo per capire le ragioni e(ste)tiche, le finalità poetiche, i processi mentali e di scrittura, per entrare dentro l'operare e l'opera.
Il mio lavoro musicologico trae, da sempre, linfa vitale dai rapporti umani e dalla cultura contemporanea, così i miei libri su Franco Donatoni e Aldo Clementi, ma anche i lavori sui maestri del passato, come il volume su Wagner e quello di Storia della musica, partono dall'oggi per capire ciò che è avvenuto ieri.
Questo libro è una scommessa e affronta il difficile lavoro di procurarsi i materiali da studiare, infatti, molte partiture sono inedite e molti pezzi mai registrati. Ho dovuto lavorare sui materiali che gli autori stessi mi inviavano, su manoscritti, su regsitrazioni fatte dagli stessi compositori, su dichiarazioni di poetiche fatte per lettera. Comunque, per ciò che riguarda la musica degli anni Ottanta, il libro è assai attendibile nei suoi riferimenti oggettuali.
La composizione degli anni Ottanta
Rispetto ai decenni precedenti, negli anni Ottanta si è meno idealistici e più disincantati, infatti, dopo le mastodontiche costruzioni strutturalistiche e dopo la sperimentazione fondata sulla prassi aleatoria, assitiamo a una retorica del semplice, molti compositori prediligono le figurazioni melodiche, armoniche e ritmiche che instaurano un criterio di chiarezza sul piano comunicativo. La ricerca di tensioni lascia il posto alle assonanze, alle simmetrie, a referenze descrittive. La tendenza è quella di riprestinare un'episteme in cui siano rtimesse in funzione la transatività dell'opera e la conseguente comunicazione. Difatti la nuova volontà del dire cancella le tematiche negative dell'assenza, del nulla, del vuoto. Al contrario, v'è un'urgenza di esplicito, di riferimenti diretti che portano a un'accentuata vocazione al racconto, si ritorna cioè a una trattazione della forma in senso lineare, continuativo, evolutivo, la composizione torna a farsi storia.
Si riscopre il piacere di mettere di nuovo in evidenza il soggetto, quella soggettività che venne freddata dal rigor mortis del calcolo razionale e deterministico degli anni Cinquanta-Sessanta o venne bruciata dal magma materico della musica aleatoria o negativa. I compositori amano sentire la propria voce, il proprio io, seppur un io fluido legato al pensiero debole. L'io torna a dirsi, si pronuncia, in una ritrovata fiducia sulla pienezza dell'essere.
La riscoperta dell'io e l'allontanarsi delle tematiche sociali ha favorito il rincantucciarsi nel privato, in effetti, si è parlato di riflusso e si assiste a un impoverimento del concetto di musica che nei decenni passati era molto dilatato (musica e società, musica e politica, musica e teatro, musica e architettura etc.) ora la musica torna a essere solo se stessa e giace nel cantuccino del proprio mondo e mal sopporta collegamenti sociologici e culturali, semmai ama le atmosfere sentimentali, emotive, psicologiche, edonistiche.
Il risultato sonoro, l'atmosfera espressiva che si recepisce ascoltando le composizioni recenti è nettamente diversa del sound delle partiture sperimentali che preservono un volto duro e arcigno, mentre un tono crepuscolare inonda i brani più recenti, dove l'atmosfera è quella della reverie, della favola, dell'immaginazione, ben ancorata al sistema tonale. Chi, pur all'interno della cultura degli anni Ottanta, ha saputo mediare le esigenze sperimentali, tenendo sempre viva la ricerca, con energia e tensione vitale, quel compositore è colui che ha fornito le prove migliori.
La Prefazione comprende altri due paragrafi Sulla scrittura e Su i grandi Maestri. Le tematiche affrontate nel volume sono inoltre Considerazioni e(ste)tiche generali, Considerazioni sul neo-Romanticismo, Considerazioni sul rapporto compositore-interprete e Considerazioni sulle donne in musica.
Gli autori analizzati, ognuno con una sua scheda critica sono:
Abate Rocco - Alandia Edgar - Ambrosini Claudio - Arata Paolo - Arcà Paolo - Balliana Franco - Bonato Giovanni - Borgioni Maurizio - Bosco Gilberto - Brizzi Aldo - Canepa Corrado - Cappelli Gilberto - Cardi Mauro - Carluccio Francesco - Castellano Mauro - Cecchi Gabriella - Ciarlantini Paola - Cisternino Nicola - Contini Ettore - D'Amico Matteo - D'Angelo Nuccio - De Lisa Natonio - Delli Pizzi Fulvio - Di Lotti Silvana - Einaudi Ludovico - Fanticini Fabrizio - Fedele Ivan - Feliciani Silvio - Ferrero Lorenzo - Fontana Annie - Francesconi Luca - Frontero Gisella - Gabbiani Claudio - Garuti Mario - Gentile Ada - Giacometti Antonio - Giglioli Fiorenza - Giuliano Giuseppe - Gorli Alessando - Gottardo Arduino - Garnieri Adriano - Incardona Federico - Laganà Ruggero - Landini Carlo Alessandro - Lasagna Marco - Lombardi Daniele - Lombardi Luca - Lorenzini Danilo - Lucchetti Alessandro - Maestri Fabio - Maggi Dario - Mandanici Marcella - Mannucci Andrea - Melchiorre Alessandro - Mencherini Fernando - Mirigliano Rosario - Molino Pippo - Mosca Luca - Papini Piero - Pasquotti Corrado - Pedini Carlo - Perezzani Paolo - Pernaiachi Gianfranco - Pietramala Fulvio - Possio Gianni - Rendine Sergio - Renna Enrico - Rigacci Pietro - Saldarelli Vincenzo - Samorì Aurelio - Sbordoni Alessandro - Scannavini Claudio - Scodanibbio Stefano - Scogna Flavio Emilio - Soccio Giuseppe - Solbiati Alessandro - Stroppa Marco - Stuppner Hubert - Taglietti Gabrio - Talmelli Andrea - Tasini Francesco - Terreni Maria Francesca - Tesei Tonino - Testoni Giampaolo - Tutino Marco - Ugoletti Paolo - Unterhofer Heinrich - Vacchi Fabio - Vitale Corrado - Altri autori citati
Rivisto oggi questo elenco ci permette alcune considerazioni. Intanto i caratteri generali che sono tratteggiati nelle varie schede rimangono quali costanti espressive nei vari autori che, ovviamente, approfondiscono e cambiano molti aspetti ma i sostanziali rimangono, in gran parte, quelli descritti in Verso il 2000. Purtroppo alcuni non ci sono più, altri sono pressoché spariti evidentemente non reggendo al tempo, molti però sono ancora attivi e alcuni di loro hanno fatto un percorso compositivo interessante.